Le ultime novità sul superbonus: proroghe, adempimenti e cessioni per ottenere il massimo dalle agevolazioni fiscali.
Il Superbonus 110%, introdotto con il Decreto Rilancio del 2020, rappresenta una grande opportunità per agevolare la riqualificazione energetica degli edifici e la ristrutturazione degli immobili. In quest’anno ci sono state molte novità riguardo alle proroghe e agli adempimenti necessari per accedere al bonus, ma anche per quanto riguarda le cessioni di crediti ottenuti. In questo post del blog, esploreremo le ultime notizie riguardo il Superbonus, fornendo aggiornamenti sulle proroghe dei termini, i nuovi adempimenti necessari e le possibilità di cessione del credito.
Come ottenere il Superbonus: guida alle novità
Nel recente Decreto Asset approvato definitivamente dal Parlamento non è stata inclusa l’estensione del Superbonus del 110% per i condomini, mentre si conferma l’estensione fino al 31 dicembre per le singole abitazioni. C’è anche un nuovo requisito per coloro che non possono più utilizzare i crediti, con l’obbligo di notificarlo all’Agenzia delle Entrate.
A queste modifiche legislative si uniscono nuove procedure pratiche, come l’annullamento delle opzioni per diluire la detrazione su dieci anni, o per l’utilizzo del credito come compensazione. Inoltre, la piattaforma Posta Italiane per la vendita dei crediti è nuovamente operativa.
Il Superbonus è attualmente del 90% (a partire da gennaio), diminuirà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Non ci sono indicazioni che il Governo intenda cambiare questi termini. In alcuni casi, le regole permettono di continuare a sfruttare la detrazione del 110% anche nel 2023.
Durante la conversione in legge del Decreto Asset, era stato proposto un emendamento per un’estensione, che però non è passato. Dunque, per questi lavori, l’applicazione della detrazione del 110% rimane fino al 31 dicembre. Se i lavori continuano dopo questa data, le spese sostenute dal 2024 avranno una detrazione del 70%.
Il Decreto Asset prevede un nuovo obbligo di comunicazione per i crediti in stallo. I contribuenti devono notificare all’Agenzia delle Entrate l’impossibilità di utilizzare il credito, a meno che non sia dovuta a circostanze al di fuori del normale svolgimento dei termini. Tale comunicazione deve essere fatta entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento che rende il credito inutilizzabile.
Ci sono anche nuove disposizioni per le aziende che avevano scelto di distribuire la detrazione su dieci anni o di utilizzare i crediti edilizi come compensazione e hanno cambiato idea.
Infine, la piattaforma per la vendita del credito a Posta Italiane è stata riattivata il 3 ottobre. Il servizio è destinato alle persone fisiche che effettuano una prima vendita del credito. Deve essere titolare di un conto Bancoposta e la domanda può essere presentata online. Il limite massimo del credito trasferibile dipende dalle precedenti cessioni e dal tipo di credito ceduto.