Bonus acqua potabile: invio spese entro il 28 febbraio 2024. Guida pratica per la presentazione

La Legge di bilancio 2020 ha introdotto una misura volta a razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo dei contenitori di plastica: il Bonus Acqua potabile. Questo bonus consiste in un credito d’imposta che viene calcolato sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate dagli acquedotti.

Inizialmente previsto dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, il bonus è stato successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2023 dalla Legge 30 dicembre 2021 numero 234. Grazie a questa proroga, è ora possibile comunicare le spese agevolabili sostenute nel 2023 dall’1 febbraio al 28 febbraio 2024.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è di 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Il credito d’imposta spetta alle persone fisiche, agli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che sostengono le spese agevolabili su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo. Il bonus è ripartito tra gli aventi diritto in caso di comproprietà, contitolarità di altro diritto reale e contitolarità del contratto di locazione, affitto e comodato d’uso, in misura proporzionale alle spese sostenute da ciascuno.

A seconda del tipo di contribuente, cambia la modalità di utilizzo del credito d’imposta. Le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo devono dichiarare le spese agevolabili nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di sostenimento delle spese e nei periodi successivi in cui si utilizzi il credito. Gli altri soggetti beneficiari, invece, possono compensare il credito tramite il modello F24.

Per usufruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono inviare un’apposita comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate, indicando l’ammontare delle spese che danno diritto al bonus. Il modello da utilizzare per la comunicazione è disponibile sul sito dell’Agenzia Entrate.

La comunicazione delle spese può essere presentata dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili. Pertanto, i soggetti interessati hanno tempo fino al 28 febbraio 2024 per segnalare le spese meritevoli del bonus sostenute nel 2023.

Le spese sostenute devono essere documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale contenente il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e i soggetti diversi da quelli che esercitano attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento deve essere effettuato tramite versamento bancario o postale, o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

In conclusione, il Bonus Acqua potabile rappresenta un’opportunità per incentivare l’utilizzo di sistemi di miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano, riducendo così il consumo di contenitori di plastica e promuovendo una gestione più sostenibile delle risorse idriche.

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